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WORK IN FASHION

Una riflessione dedicata ai piu' giovani
in particolare a tutti coloro
che sognano di lavorare nel
modo della moda non
creando una propria realtà
ma entrando nella struttura dei grandi brand..

Lavorare nel mondo affascinante e competitivo della moda può essere un’esperienza coinvolgente e ricca di sfide. 

Spesso, il solo annuncio di far parte di questo universo evoca ammirazione e fascino negli occhi degli altri. Tuttavia, dietro l’immagine glamour e l’aura di prestigio che circonda l’industria della moda, si nasconde una realtà complessa e spesso meno romantica di quanto si possa immaginare.

Ogni settore della moda, che si tratti di design, marketing, relazioni pubbliche o giornalismo, presenta le proprie sfide uniche e richiede un impegno costante e una determinazione senza pari. 

Il percorso nel fashion system può rivelarsi un viaggio tortuoso, caratterizzato da gavette, orari estenuanti, retribuzioni spesso inferiori alle aspettative e possibili discriminazioni, soprattutto per coloro che si affacciano per la prima volta a questo mondo affascinante ma impegnativo.

Le prime esperienze nel settore della moda
possono essere intrise di entusiasmo e aspettative elevate, ma ben presto ci si rende conto della complessità e della durezza di questo ambiente

L’industria della moda è un mondo in continua evoluzione, dove la pressione per innovare, eccellere e rimanere al passo con le tendenze è costante e implacabile.

Un’indagine condotta su professionisti del settore ha rivelato una realtà spesso diversa da quella idealizzata:
discriminazioni diffuse,  stili di vita stressanti e un alto rischio di burnout sono solo alcune delle sfide che molti operatori della moda devono affrontare quotidianamente. La vita nel fashion system richiede non solo creatività e passione per il settore, ma anche una grande resilienza, determinazione e capacità di adattamento alle mutevoli dinamiche del mercato.

Anche se il lavoro nel mondo della moda può offrire momenti straordinari come partecipare a shooting in location mozzafiato o contribuire al successo di una campagna pubblicitaria di rilievo, è importante rimanere connessi alla realtà e affrontare le sfide quotidiane con coraggio e determinazione. 

Firmare un contratto nel mondo della moda significa non solo vivere un sogno, ma anche saperlo vendere con abilità e competenza, navigando tra le complessità e le opportunità che questo affascinante settore offre.

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FATTIBILITA’ DI REGISTAZIONE

Quando un nome non e' depositabile nonostante
non esista gia' una registrazione dello stesso nameing

La questione della registrazione dei nomi e della protezione dell’unicità dei marchi e delle denominazioni è di fondamentale importanza in vari settori, inclusi il commercio, la proprietà intellettuale e l’ambito legale. Espandendo ulteriormente il concetto, possiamo esaminare alcuni aspetti specifici che sono coinvolti in questa pratica.

Protezione dei consumatori: Garantire che i nomi registrati siano distintivi e non generino confusione è nell’interesse dei consumatori. Quando i consumatori cercano prodotti o servizi, è importante che possano identificare chiaramente da chi provengono e cosa rappresentano i marchi o le aziende associati a quei nomi.

  1. Concorrenza leale: Limitare la registrazione di nomi troppo simili a quelli già esistenti promuove la concorrenza leale. Consentire a più aziende di utilizzare nomi simili potrebbe portare a un indebolimento dell’unicità dei marchi e alla creazione di confusione nel mercato.
  2. Proprietà intellettuale: La protezione dei marchi e delle denominazioni è un elemento chiave della proprietà intellettuale. I titolari di marchi registrati hanno diritto a esclusività sull’uso dei loro marchi in relazione ai prodotti o servizi per i quali sono registrati.
  3. Leggi e regolamenti: Le leggi e i regolamenti in materia di marchi e denominazioni variano da paese a paese, ma in generale mirano a garantire che i marchi siano distintivi e non generino confusione con altri marchi già esistenti.

 

In sintesi, la registrazione dei nomi e la protezione dell’unicità dei marchi e delle denominazioni sono importanti per garantire chiarezza, proteggere i consumatori, promuovere la concorrenza leale e preservare il valore della proprietà intellettuale.

Le leggi e i regolamenti relativi alla registrazione dei nomi, dei marchi e delle denominazioni variano da paese a paese, quindi l’articolo di legge specifico dipenderà dalla giurisdizione in questione. Ad esempio, negli Stati Uniti potresti fare riferimento al “Lanham Act” che disciplina i marchi e le pratiche commerciali, mentre nell’Unione Europea potresti considerare il “Regolamento sui marchi dell’Unione europea”.

Se hai una giurisdizione specifica in mente per la quale desideri maggiori informazioni, posso aiutarti a cercare l’articolo di legge o il regolamento pertinente per quella specifica area geografica.

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MOQ Minimum Order Quantity

MOQ

cosa significa?

MOQ in ambiente di produzione moda sta per “Minimum Order Quantity”, che in italiano significa “Quantità Minima d’Ordine”. Si tratta della quantità minima di prodotto che un produttore o un fornitore richiede ad un acquirente di acquistare in un’unica transazione. Questo requisito è comune nell’industria della moda e serve a garantire che la produzione sia economicamente sostenibile per il fornitore.

come funziona una richiesta?

La richiesta di un MOQ generico non ha alcun senso
in quanto il quantitativo minimo d’ordine è strettamente legato a ciò che deve essere prodotto e al massimo costo sostenibile. 

Ad esempio, 
per un capo sartoriale realizzato da zero potrebbero essere richieste 100 pezzi
, mentre
per un capo sartoriale da PRONTO PRODUZIONE potrebbero essere necessari 100 pezzi divisibili in due colori. 
Per un capo sartoriale NO LABEL proveniente da produzione  europea potrebbero essere richiesti 70 pezzi di un solo colore,
mentre per un capo ultra pesante tessuto americano potrebbero essere richiesti 150 pezzi divisi in 4 colori. ed ancora
Per un capo NO LABEL SERIALE produzione  europea potrebbero
essere necessari 25 pezzi per colore, <
mentre per un capo NO LABEL LUXURY potrebbero essere richiesti 75 pezzi per colore esclusa dogana
fino ad arrivare al  fast fashion
 per il quale potrebbero essere richiesti 500 pezzi divisibili in 30 colori.
Per dei jeans sartoriali realizzati da zero potrebbero essere richiesti 200 pezzi,
mentre per dei jeans di produzione pronta potrebbero essere necessari 100 pezzi.
Per quelli d’importazione
potrebbero essere richiesti 50 pezzi. 

Tuttavia, tutti questi quantitativi variano a seconda del tipo di cotone scelto, delle colorazioni e delle lavorazioni speciali, determinando costi diversi. Pertanto, spetta al BRAND fare richiesta in base alle proprie esigenze: 

un esempio:
“Dobbiamo produrre 50 pezzi e il massimo costo sostenibile è di 20 euro per capo. Cosa potete offrirci?” 

Questo è il modo in cui vengono richiesti i preventivi.

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progettare e produrre MADE IN ITALY

Creare un capo moda seguendo i principi del Massimo Costo Sostenibile (MCS) implica adottare un approccio che tenga conto dell’impatto ambientale, sociale ed economico lungo l’intera catena di produzione. Ecco come potrebbe essere realizzato un capo moda in ottica MCS:

Materiali sostenibili: Utilizzare materiali provenienti da fonti sostenibili e a basso impatto ambientale, come il cotone biologico, il lino, la canapa o tessuti riciclati. La scelta dei materiali dovrebbe essere mirata a ridurre l’utilizzo di risorse naturali e l’inquinamento.

Produzione locale: Preferire la produzione locale per ridurre le emissioni legate al trasporto e sostenere l’economia locale. Collaborare con artigiani e piccole imprese del territorio per valorizzare le competenze e le tradizioni locali.

Condizioni di lavoro etiche: Assicurarsi che i lavoratori coinvolti nella produzione del capo moda siano trattati in modo equo e dignitoso, rispettando i diritti umani e lavorativi. Garantire condizioni di lavoro sicure e salutari lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Design durevole: Creare un capo moda con un design atemporale e di qualità, che possa resistere nel tempo e non seguire le mode passeggiere. Promuovere l’idea di acquisti consapevoli e investire in capi che possano essere indossati a lungo.

Riduzione degli scarti: Ottimizzare il processo produttivo per ridurre gli sprechi di materiali e energie, adottando pratiche di riciclo e upcycling per valorizzare gli scarti di produzione.

Trasparenza e comunicazione: Comunicare in modo trasparente con i consumatori riguardo alle pratiche sostenibili adottate nella realizzazione del capo moda, educandoli sull’importanza di fare scelte responsabili.

Realizzare un capo moda seguendo i principi del Massimo Costo Sostenibile richiede un impegno costante verso la sostenibilità ambientale e sociale, promuovendo un’industria della moda più consapevole e rispettosa dell’ambiente e delle persone.

MCS Massimo Costo SOSTENIBILE

Creare un capo moda seguendo i principi del Massimo Costo Sostenibile (MCS) implica adottare un approccio che tenga conto dell’impatto ambientale, sociale ed economico lungo l’intera catena di produzione. Ecco come potrebbe essere realizzato un capo moda in ottica MCS:

Materiali sostenibili: Utilizzare materiali provenienti da fonti sostenibili e a basso impatto ambientale, come il cotone biologico, il lino, la canapa o tessuti riciclati. La scelta dei materiali dovrebbe essere mirata a ridurre l’utilizzo di risorse naturali e l’inquinamento.

Produzione locale: Preferire la produzione locale per ridurre le emissioni legate al trasporto e sostenere l’economia locale. Collaborare con artigiani e piccole imprese del territorio per valorizzare le competenze e le tradizioni locali.

Condizioni di lavoro etiche: Assicurarsi che i lavoratori coinvolti nella produzione del capo moda siano trattati in modo equo e dignitoso, rispettando i diritti umani e lavorativi. Garantire condizioni di lavoro sicure e salutari lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Design durevole: Creare un capo moda con un design atemporale e di qualità, che possa resistere nel tempo e non seguire le mode passeggiere. Promuovere l’idea di acquisti consapevoli e investire in capi che possano essere indossati a lungo.

Riduzione degli scarti: Ottimizzare il processo produttivo per ridurre gli sprechi di materiali e energie, adottando pratiche di riciclo e upcycling per valorizzare gli scarti di produzione.

Trasparenza e comunicazione: Comunicare in modo trasparente con i consumatori riguardo alle pratiche sostenibili adottate nella realizzazione del capo moda, educandoli sull’importanza di fare scelte responsabili.

Realizzare un capo moda seguendo i principi del Massimo Costo Sostenibile richiede un impegno costante verso la sostenibilità ambientale e sociale, promuovendo un’industria della moda più consapevole e rispettosa dell’ambiente e delle persone.

CREA DA ZERO

Creare un capo da zero è considerato la parte più importante per la realizzazione di un brand di moda per diversi motivi fondamentali:

Identità e Stile Unici: Creare un capo da zero consente al brand di esprimere la propria identità, la visione creativa e lo stile distintivo. Questo permette al brand di differenziarsi dalla concorrenza e di costruire un’immagine riconoscibile e autentica.

Innovazione e Creatività: Il processo creativo di ideare e progettare un capo moda da zero stimola l’innovazione e la creatività all’interno del brand. Questo permette di proporre al mercato prodotti unici e originali che possano suscitare l’interesse dei consumatori.

Controllo della Qualità: Creare un capo da zero consente al brand di avere il pieno controllo sulla qualità dei materiali utilizzati, sulla lavorazione e sul design finale del prodotto. Questo garantisce che il capo rispecchi gli standard di qualità del brand e soddisfi le aspettative dei clienti.

Valorizzazione del Know-how: Il processo di creazione di un capo moda da zero permette di valorizzare il know-how interno del brand, inclusi i designer, gli artigiani e gli esperti coinvolti nella produzione. Questo contribuisce a consolidare la reputazione del brand nel settore della moda.

Costruzione di una Storia: Ogni capo moda creato da zero porta con sé una storia unica legata al processo creativo, alle ispirazioni e alle scelte stilistiche del brand. Questa narrazione contribuisce a creare un legame emotivo con i clienti e a costruire un’identità di marca forte e duratura.

In sintesi, creare un capo moda da zero è fondamentale per la realizzazione di un brand di moda poiché rappresenta il cuore pulsante della creatività, dell’identità e della qualità che caratterizzano il marchio sul mercato.

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MCS massimo costo sostenibile

Il concetto di Massimo Costo Sostenibile (MCS) in ambito moda si riferisce alla strategia di determinare il prezzo massimo al quale i capi di abbigliamento verranno proposti sia in punto vendita che sul web
Quindi una volta individuato l’MCS
si progetta in funzione di un costo NON IL CONTRARIO!!!!
non sull’offerta più vantaggiosa da parte di una fabbrica che propone capi prodotti in serie. ( sono solo costosi gadget)

.. garantendo standard etici e di qualità elevati, pur mantenendo un costo di produzione contenuto.
Questo approccio permette di offrire prodotti di qualità a un prezzo accessibile per i consumatori, riducendo al contempo l’impatto ambientale e sociale della produzione.

per saperne di piu' consulta la nostra area:

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Perché i capi BRAND LOGO restano sempre invenduti?

I CAPI PIU' INVENDUTI SPECIALMENTE NELLE STARTUP

Il problema delle collezioni di moda incentrate solo sul logo: un’analisi critica.

Nell’industria della moda, l’uso del logo come elemento centrale delle collezioni ha suscitato un dibattito acceso. Questa pratica, particolarmente diffusa tra i brand in fase di startup, solleva importanti questioni etiche e creative che non possono essere ignorate.

Innanzitutto, concentrare una collezione di abbigliamento esclusivamente sul logo del brand può essere interpretato come un segno di mancanza di originalità e creatività. Mentre il logo ha un ruolo cruciale nell’identità del marchio, basare intere collezioni su di esso può ridurre la varietà e l’innovazione nel design, limitando così la capacità del marchio di distinguersi nel mercato

n secondo luogo, l’approccio centrato sul logo può portare a una svalutazione dell’artigianato e della qualità dei materiali. Quando il focus principale è sul branding piuttosto che sulla qualità e sulla creatività dei capi stessi, si rischia di trascurare aspetti cruciali come la lavorazione artigianale, la sostenibilità e l’originalità dei design.

 

Inoltre, l’eccessiva enfasi sul logo può contribuire a una cultura del consumismo superficiale, in cui l’acquisto di prodotti di moda diventa più una questione di status sociale basata sull’appartenenza a un determinato brand piuttosto che sull’apprezzamento per il design e la moda. la qualità dei capi.

 

Per i brand in fase di startup, l’adozione di una strategia basata esclusivamente sul logo potrebbe limitare la loro capacità di costruire una base di clientela fedele e appassionata. Invece di concentrarsi sullo sviluppo di un’estetica distintiva e di una narrativa di marchio coinvolgente, tali brand rischiano di cadere nella trappola della banalità e della mancanza di originalità.

 

In conclusione, creare una collezione di moda incentrata esclusivamente sul logo rappresenta un approccio limitante e poco sostenibile per i brand in fase di startup. Per emergere in un mercato competitivo, è fondamentale investire nell’innovazione, nella qualità e nella creatività, anziché affidarsi esclusivamente all’immagine del logo. Solo così si potrà costruire un marchio autentico e duraturo, capace di conquistare la fiducia e l’ammirazione dei consumatori.