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MOQ

Il concetto di MOQ (Minimum Order Quantity) nel mondo della moda, in particolare nell’ambito sartoriale, è strettamente legato all’ingombro del capo sul tessuto, piuttosto che a un prezzo arbitrario imposto dal produttore o dal cliente.

MOQ e ingombro del capo su una pezza di tessuto

Nel contesto sartoriale, il MOQ non è definito da quanto un cliente è disposto a pagare, ma dalla quantità minima di capi che si possono ottenere da un determinato metraggio di tessuto. Questo dipende da diversi fattori:

  1. Dimensioni del capo e utilizzo del tessuto

    • Capi più ampi o con tagli particolari richiederanno un maggiore utilizzo del tessuto, riducendo il numero di pezzi ottenibili da una singola pezza.
    • Capi più piccoli o con una progettazione ottimizzata possono aumentare il numero di unità per pezza.
  2. Tipo di tessuto e scarto di lavorazione

    • Tessuti con disegni complessi (come quadri o righe) richiedono allineamenti precisi, causando più scarto e quindi un MOQ più alto per compensare la perdita di materiale.
    • Materiali più flessibili o con pattern meno vincolanti permettono un migliore utilizzo del tessuto.
  3. Fit e costruzione del capo

    • Un capo sartoriale segue una costruzione precisa, che spesso implica più pezzi di tessuto cuciti insieme con determinati margini di tolleranza.
    • Capi con vestibilità più strutturate o lavorazioni particolari possono comportare un maggiore consumo di tessuto.

Esempio pratico

Supponiamo di avere una pezza di tessuto da 300 g/m² e di voler produrre un determinato modello di giacca sartoriale. La quantità di giacche ottenibili dipenderà dalla disposizione dei pezzi del modello sulla pezza. Se ne possiamo ricavare tra 65 e 75 pezzi, allora il MOQ sarà direttamente influenzato da questo numero: non avrebbe senso parlare di un MOQ inferiore a questa quantità minima ottenibile.

Differenza tra sartoriale e preconfezionato

Quando si passa alla produzione preconfezionata (fast fashion, produzione industriale su larga scala), il concetto di MOQ cambia drasticamente. Qui non si parla più di moda in senso stretto, ma di gadget, poiché il valore estetico e artigianale del capo viene sostituito dalla logica di produzione in massa.

  • Nel preconfezionato, il MOQ è spesso dettato da economie di scala, dove il costo per unità diminuisce all’aumentare della quantità prodotta.
  • In sartoria, il MOQ è determinato da una logica di ottimizzazione del tessuto e delle lavorazioni, piuttosto che dal costo unitario del prodotto finito.
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L’ABC della moda sartoriale

PROFESSIONE E PROCESSI

SARTA: 
Figura professionale che interviene in tutte le fasi di lavorazione necessarie per la realizzazione di un capo di abbigliamento. Le sue attività comprendono l’assistenza al cliente, preparazione del modello, taglio del tessuto, prove di misurazione, cucitura, rifinitura e stiratura.
 
MODELLISTA: Figura professionale che crea i cartamodelli per i capi di abbigliamento. Il modellista sviluppa il modello nelle taglie, realizza il piazzamento delle sagome e valuta l’estetica, i tempi e i costi.
 
PIAZZAMENTO: 
Disposizione delle sagome del modello sul tessuto o su carta, può essere manuale o computerizzato.
 
STESURA DEL TESSUTO: 
Il tessuto è steso su uno o più strati per formare il “materasso”, può essere fatta a mano o con macchine stenditrici.
 
TAGLIO DEL TESSUTO: 
Può essere fatto con taglierine verticali, seghe a nastro, presse fustellatrici o macchine automatiche.
 
MARCATURA DEL TESSUTO: 
Operazione con foratura per punti di riferimento per la cucitura.
 
ACCOPPIAMENTO TESSUTO FODERA:
Unione degli elementi di tessuto con le fodere corrispondenti.
 
TINTURA IN PEZZA:
Il tessuto viene tinto dopo il taglio e la cucitura.
 
TINTURA IN FILO: 
Il filato pronto per la tessitura viene colorato.
 
TINTURA IN FIOCCO O IN MASSA:
La tintura avviene sulle materie prime prima della filatura.

 PRODUZIONE SARTORIALE
Ogni capo, ogni modello per essere messo in produzione sartoriale deve rispettare l’MCS (massimo costo sostenibile) e va configurato secondo i parametri dello studio del brand e dal piano di fattibilità.

TESSUTI E MATERIALI

TESSUTI E MATERIALI
 
ARMATURA TELA: I fili della trama passano alternativamente sopra e sotto i fili dell’ordito. Il tessuto è molto resistente e il diritto è il rovescio sono identici.
 
ARMATURA BATAVIA: Molto diffusa per l’abbigliamento maschile, diritto e rovescio sono identici.
 
ARMATURA SAIA: Utilizzata per tessuti in lana, ha una struttura particolare ed è molto resistente. Presenta linee diagonali.
 
ARMATURA RASO: I tessuti appaiono lisci, ma si logorano facilmente. Un lato è quasi interamente costituito dai fili di ordito, l’altro dai fili della trama.
 
ARMATURA PANAMA: Variante della tela, i fili di ordito e trama sono accoppiati senza intrecciarsi. Ha una resistenza inferiore rispetto alla tela.
 
ARMATURA A RICCIO: Si aggiunge un filo in trama che forma anelli sulla superficie del tessuto, che possono essere tagliati o lasciati a forma di anello.
 
ARMATURA JACQUARD: I fili di trama e ordito si intrecciano creando motivi complessi.
 
FILATO RITORTO: Due o più filati singoli vengono ritorti per maggiore resistenza e uniformità.
 
CINIGLIA: Filato con corte fibre fissate sulla superficie per un effetto vellutato.
 
CANGIANTE: Tessuto che cambia colore a seconda dell’angolo di visuale.
 
DAMIER: Tessuto a scacchi.
 
DOUBLE-FACE: Stoffa con due dritti, utilizzabile da entrambe le parti.
 
MATELASSÈ: Lavorazione a rilievo con aspetto imbottito, ottenuta con tessuti doppi.
 
OCCHIO DI PERNICE: Disegno a puntini.
 
OPERATO: Tessuto con disegni marcati ottenuti in fase di tessitura.
 
PETTINATO: Tessuto a trama fitta in cotone, seta, lana o fibre sintetiche, con venature orizzontali e a volte un lieve pelo, leggermente lucido.
 
PIED-DE-POULE: Tessuto con disegno simile alla zampa di gallina.
 
POIS: Motivo stampato a pallini o puntini.
 
STAMPATO: Tessuto con disegni realizzati con la stampa anziché con la tessitura.
 
PREFORATO PER CINTURE: Non tessuto e termoadesivo, tagliato in strisce per bordi resistenti.

MODELLISTICA

 
PINCE:
Pieghe cucite nel tessuto per modellare la forma del capo.
 
PIEGHE:
Formate per creare un motivo decorativo o per contenere l’ampiezza del tessuto.
 
SPACCO:
Apertura in un capo per agevolare i movimenti.
PARTI DEL CAPO
 
COLLETTO CON LISTINO:
Colletto con una fascia di tessuto aggiuntiva (listino).
 
COLLO CON REVERS:
Adatto per giacche, realizzato piegando la stoffa sulla diagonale.
 
MANICA RAGLAN:
Manica in due parti, cucita sul capo.
 
MANICA A SBUFFO:
Manica con arricciatura nell’area dell’aletta.
 
POLSI CON ELASTICO O NASTRO: Rifinitura delle maniche.
 
FESSINO:
Apertura sulla manica.
 
POLSINO:
Rifinitura della manica.
 
TASCA A SOFFIETTO ROTONDA: Tasca con pieghe che creano volume.
 
TASCHE A DOPPIO ORLO: Tasche con un’apertura rifinita da due strisce di orlo.
 
TASCA A TOPPA: Tasche cucite esternamente al capo.
 
TASCA CON PATTA A FILETTO: Tasca con una patta.
MACCHINARI
 
MACCHINA DA CUCIRE LINEARE: Macchina per cucire con un ago.
 
MACCHINA TAGLIA-CUCI O SORGETTATRICE: Macchina per cucire e tagliare il tessuto.
 
PRESSA DA STIRO: Macchina per stirare il tessuto con pressione, temperatura e umidità.
 
MACCHINA SROTOLATRICE: Macchina che prepara le pezze per le successive operazioni di vaporizzo e controllo.
 
MACCHINA CONTROLLO TESSUTI (TRIBUNALE O SPECCHIO): Macchina utilizzata per il controllo delle caratteristiche qualitative del tessuto.
 
MACCHINA RIBALTATRICE: Facilita il caricamento delle pezze sulla macchina di stesura.
 
BANCHI DI STESURA E TAGLIO: Banchi su cui viene appoggiato il tessuto da tagliare.
 
TAGLIERINA MANUALE VERTICALE: Macchina per tagliare il tessuto con una lama verticale.
 
TAGLIERINA MANUALE ROTATIVA: Macchina per tagliare il tessuto con una lama rotativa.
 
SEGA A NASTRO: Macchina per tagliare il tessuto con una lama a nastro.
 
MACCHINA DI TAGLIO AUTOMATICA: Macchina computerizzata per tagliare il tessuto.
 
FUSTELLATRICI A BRACCIO ROTANTE (O A BANDIERA): Macchina per tagliare il tessuto con una fustella.
 
FUSTELLATRICI AUTOMATICHE A BRACCIO ROTANTE: Macchina automatica per tagliare il tessuto con una fustella.
 
ASOLATRICE AUTOMATICA: Macchina per realizzare asole.
 
TRAVETTATRICE AUTOMATICA: Macchina per realizzare travette.
 
ATTACCABOTTONI: Macchina per cucire i bottoni.
 
MACCHINA PER APPLICAZIONE TERMOADESIVI: Macchina per applicare termoadesivi.
 
IMPIANTO DI MOVIMENTAZIONE DEI CAPI SU MONOROTAIA O BIROTAIA: Sistema di trasporto dei capi appesi.
 
MAGAZZINO A CAROSELLO: Sistema di stoccaggio dei capi appesi.
 
IMBUSTATRICE AUTOMATICA DEI CAPI: Macchina per imbustare i capi.
 
NASTRATRICE: Macchina per chiudere le scatole con nastro adesivo.
 
REGGIATRICE: Macchina per applicare la reggetta.

STRUMENTI

 NASTRO DI PIZZO: Usato per orli decorativi o come inserto.
FILO ELASTICO: Usato per cuciture, polsi e colli.
FILO FORTE: Filo da cucito, in cotone, seta, lana, lino o terital.
FILO PER IMBASTIRE: Filato di cotone per unire lembi di stoffa e cuciture provvisorie.
CARTA DA TAGLIO: Serve per realizzare i modelli.
METRO DA SARTA: Flessibile per misurare il corpo, lunghezza 150 cm.
FORBICI: Almeno due paia, una grande per i tessuti e una piccola per i fili.
PUNTASPILLI: Per avere spilli e aghi a portata di mano.
GESSO E MATITA PER SARTORIA: Per segnare i modelli sulla stoffa.
CHIUSURE E RIFINITURE
BOTTONI: Usati per creare una chiusura tra due parti di un abito, possono essere di diversi materiali.
OCCHIELLI FATTI A MANO: Possono essere orizzontali o verticali
ASOLE VOLANTI: Eseguite sul bordo di una chiusura per agganciare un bottone.
ASOLINE DI TESSUTO: Sostituiscono gli occhielli, fatte con un tubolare di tessuto o “codino di topo”.
ASOLE DI CORDONCINO: Realizzate con segmenti di cordoncino inseriti tra paramontura e bordo.
OCCHIELLI A MACCHINA: Eseguiti con apposito piedino, possono essere verticali o orizzontali, con sbarretta alle estremità.
OCCHIELLI PROFILATI: Devono risultare piatti, con profili interni in un rettangolo di 6-7 mm.
ORLO: Rifinitura del taglio vivo di un tessuto.
PUNTO MOSCA: Per fissare gli orli su tessuti a trama rada, lana o velluto.
ORLO RIPORTATO: Si aggiunge una striscia di fodera o sbieco al margine del tessuto.
ORLO PROFILATO: Si usa su tessuti a trama rada per evitare che sfilaccino, si applica una fettuccia di sbieco.
ORLO SVELTO: Striscia termoadesiva per fissare l’orlo senza cuciture.
CUCITURA SOPRAGGITTO: Permette di cucire e rifinire due strati di stoffa in una sola operazione.
CERNIERA: Utilizzata per unire due lembi di tessuto, con apertura e chiusura tramite cursore.
RINFORZO DI TESSUTO LOGORO: Effettuato sul rovescio con filato più sottile, riprendendo i fili della trama e dell’ordito.
RAMMENTO: Riparazione di un taglio o buco nel tessuto.
FINITURA CON GROS-GRAIN O CANNETÈ: Rinforzo applicato alla linea della vita.
COULISSE: Cintura formata da una guaina con elastico, cordoncino o tubolare.
PASSANTI: Realizzati in tessuto o filo per sostenere una cintura.
VOLANT: Utilizzati per rifinire o decorare i margini di un capo.
ARRICCIATURA: Realizzata con due filze parallele.
 
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I 5 MIGLIORI LAVAGGI

Lavaggio a Pietra: 

Comporta il lavaggio del tessuto con pietre pomice. Effetto: Crea un aspetto sbiadito e usurato. Uso comune: Popolarmente utilizzato nella produzione di denim per migliorare la morbidezza e la texture.

Lavaggio enzimatico 

Utilizza enzimi per scomporre la cellulosa nelle fibre di cotone. Effetto: Ammorbidisce il tessuto e può ridurre il restringimento. Uso comune: Spesso applicato al cotone e alle miscele per ottenere una finitura più liscia.

Lavaggio acido: 

Comporta l’applicazione di candeggina (o prodotti chimici simili) per ottenere un effetto marmorizzato unico. Effetto: Crea motivi ad alto contrasto schiarendo determinate aree. Uso comune: Popolarmente utilizzato nella moda per un look vintage e drammatico, soprattutto nel denim.

Lavaggio con candeggina:

Comporta l’uso di candeggina per schiarire il tessuto. Effetto: Produce una finitura pulita e brillante, spesso con un aspetto usurato. Uso comune: Frequentemente utilizzato negli stili casual e streetwear.

Lavaggio minerale Descrizione

Utilizza prodotti a base minerale per lavare il tessuto. Effetto: Si traduce in una sensazione morbida e vintage con un colore leggermente sbiadito. Uso comune: Popolarmente utilizzato in vari tessuti per un look artigianale unico.

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BLANKS tutto cio’ che devi sapere

Outfit BLANKS per Occasioni Speciali: Raffinatezza e Semplicità

Lo stile BLANKS si concentra sull’essenziale, eliminando tutto ciò che è superfluo per creare look sofisticati e senza tempo. Questo approccio non riguarda solo l’abbigliamento, ma rappresenta una filosofia di vita che predilige qualità, funzionalità e un design pulito. Quando si tratta di occasioni speciali, optare per uno stile BLANKS significa puntare su eleganza discreta e grande versatilità.


Perché Scegliere lo Stile BLANKS per le Occasioni Speciali

Adottare un approccio BLANKS offre molteplici vantaggi, specialmente in contesti formali o celebrativi:

  1. Eleganza Naturale: Grazie a tagli puliti e tessuti di qualità, lo stile BLANKS esprime raffinatezza senza apparire eccessivo.

  2. Versatilità senza Pari: I capi BLANKS possono essere combinati facilmente per creare look differenti, adattandosi a varie situazioni.

  3. Investimenti Intelligenti: Un guardaroba BLANKS è composto da capi intramontabili che rimangono sempre attuali, riducendo la necessità di acquisti frequenti.

  4. Facilità di Styling: Meno è più: con pochi elementi è possibile ottenere un look impeccabile.


Elementi Essenziali del Guardaroba Formale BLANKS

Un guardaroba BLANKS per occasioni speciali si basa su pezzi chiave, scelti con cura per garantire eleganza e funzionalità. Ecco alcune opzioni indispensabili:

Il Jumpsuit Monocromatico

Un’alternativa moderna e chic agli abiti classici. Il jumpsuit si distingue per:

  • Linee Essenziali: Preferire modelli con tagli netti e fluidi.

  • Vita Accentuata: Un dettaglio che valorizza la silhouette senza risultare ingombrante.

  • Tessuti Pregiati: Optare per materiali opachi e di alta qualità.

  • Dettagli Semplici: Bottoni nascosti, zip discrete e assenza di decorazioni eccessive.

Il Little Black Dress (LBD)

Un vero pilastro dello stile BLANKS, il tubino nero è il simbolo della raffinatezza:

  • Taglio Sobrio: Linee dritte o leggermente sagomate che enfatizzano il corpo senza esagerare.

  • Lunghezza Ideale: Preferibilmente al ginocchio per un equilibrio tra formalità e versatilità.

  • Materiali Lussuosi: Seta, crêpe o lana sottile per un tocco di classe.

  • Minimi Dettagli: Poche decorazioni, come una scollatura discreta o maniche leggermente strutturate.

Il Tailleur Bianco

Perfetto per chi cerca un look contemporaneo che esprima sicurezza e stile:

  • Blazer Strutturato: Modelli con spalle definite e una vestibilità impeccabile.

  • Pantaloni a Sigaretta: Taglio dritto o leggermente affusolato, sempre ben proporzionato.

  • Palette Monocromatica: Completi interamente bianchi per un impatto visivo forte e raffinato.

  • Accessori Minimali: Gioielli e scarpe in toni neutri per completare l’ensemble.


Abbinamenti per Diverse Occasioni

Per ogni evento speciale, lo stile BLANKS offre soluzioni che uniscono sobrietà e raffinatezza:

Matrimoni

  • Abito Midi in Seta: Elegante e fluido, da abbinare a sandali con cinturini sottili.

  • Completo Pantalone: Perfetto per chi cerca originalità, completato da una clutch dalle linee geometriche.

  • Slip Dress con Blazer Lungo: Una combinazione che mescola femminilità e rigore.

Cene di Gala

  • Jumpsuit Nero con Dettagli Satinati: Un look semplice ma d’impatto, valorizzato da gioielli sottili.

  • Tailleur Monocromatico: Elegante e sofisticato, da abbinare a pump classiche.

Eventi Aziendali

  • Blusa in Seta e Gonna Midi: Per un look professionale ma ricercato.

  • Blazer e Pantaloni Coordinati: Un classico dello stile BLANKS, perfetto per fare una buona impressione.


La Palette Cromatica BLANKS

I colori giocano un ruolo cruciale nello stile BLANKS. Le tonalità neutre sono protagoniste, garantendo sobrietà e versatilità:

  • Nero: Classico e intramontabile, perfetto per qualsiasi occasione.

  • Bianco: Sinonimo di purezza e modernità.

  • Grigio Perla: Elegante e raffinato, ideale per eventi diurni.

  • Beige: Un neutro caldo che si adatta a molteplici look.

  • Navy: Alternativa sofisticata al nero, soprattutto per chi cerca qualcosa di diverso.


Accessori: Il Tocco Finale

Gli accessori nello stile BLANKS devono essere scelti con la massima cura, puntando sulla qualità e sulla discrezione:

Gioielli

  • Orecchini Geometrici: Piccoli dettagli che aggiungono carattere senza appesantire.

  • Bracciale Sottile: Ideale per completare un look pulito.

  • Anello Solitario: Elegante nella sua semplicità.

Scarpe

  • Sandali Essenziali: Con cinturini sottili, perfetti per abbinarsi a qualsiasi outfit.

  • Pump Classiche: Un must-have intramontabile.

  • Mules Eleganti: Per un tocco moderno.

Borse

  • Clutch Geometrica: Linee pulite e design moderno.

  • Mini Bag Strutturata: Per un tocco contemporaneo.

  • Pochette Rigida: Perfetta per le serate eleganti.


Regola delle Proporzioni

Lo stile BLANKS si basa sull’armonia visiva e sulla valorizzazione della silhouette:

  • Bilanciamento: Alternare capi ampi e aderenti per evitare eccessi.

  • Equilibrio: Scegliere linee che rispettino le proporzioni del corpo.

  • Linearità: Mantenere coerenza nei volumi per un look ordinato.


Layering: La Sovrapposizione Elegante

Anche nel layering, lo stile BLANKS segue regole precise:

  • Massimo Tre Strati: Evitare complessità che confondano l’occhio.

  • Consistenza Cromatica: Assicurarsi che i colori si armonizzino tra loro.

  • Linee Pulite: Ogni strato deve avere una funzione e una forma ben definita.


Errori da Evitare

Per mantenere l’essenza dello stile BLANKS, è importante evitare:

  • Eccesso di Accessori: Meglio pochi pezzi ma ben scelti.

  • Troppi Colori: Limitarsi a tonalità neutre o monocromatiche.

  • Sovrapposizioni Caotiche: Optare per layering semplice e funzionale.

  • Dettagli Decorativi Eccessivi: Prediligere design essenziali.


Cura e Manutenzione dei Capi BLANKS

La bellezza dello stile BLANKS risiede anche nella cura dei dettagli. Per preservare l’eleganza dei capi:

  • Lavaggi Attenti: Seguire sempre le istruzioni sull’etichetta.

  • Stiratura Professionale: Essenziale per mantenere i tessuti impeccabili.

  • Conservazione Corretta: Utilizzare grucce adeguate e coperture protettive.

  • Riparazioni Tempestive: Non trascurare eventuali piccoli danni.


Investimenti Strategici

Per costruire un guardaroba BLANKS che resista alla prova del tempo, investire in capi di qualità è fondamentale:

  • Un Abito Nero Versatile: Perfetto per ogni occasione.

  • Un Blazer Strutturato: Un pezzo indispensabile che eleva qualsiasi look.

  • Pantaloni dal Taglio Classico: Eleganti e sempre appropriati.

Con uno stile BLANKS, ogni occasione speciale si trasforma in un’opportunità per brillare attraverso la semplicità e la raffinatezza.

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INSTAGRAM: Ecco cosa cambia

COSA CAMBIA DAL 9:16 A 4.5

Instagram sta attualmente sperimentando una significativa evoluzione nel design del profilo utente, passando dal tradizionale layout della griglia con formato quadrato 1:1 a una visualizzazione con proporzioni verticali di 4:5. Questo cambiamento rappresenta un passo importante nell’adattamento della piattaforma alle nuove esigenze dei suoi utenti e al tipo di contenuti che viene maggiormente condiviso oggi.

Il contesto storico del formato quadrato

Quando Instagram è stato lanciato nel 2010, il formato quadrato (1:1) era una delle sue caratteristiche distintive. Questa scelta progettuale era in parte dettata dalle limitazioni tecniche dell’epoca, ma anche dal desiderio di offrire un’estetica uniforme e facilmente riconoscibile. L’idea era quella di creare un “album fotografico digitale” in cui ogni immagine avesse la stessa importanza visiva nella griglia.

Con il tempo, tuttavia, l’uso della piattaforma si è trasformato: sono aumentati i contenuti orientati verticalmente, come le foto scattate con smartphone e i video in formato 9:16 (tipico delle Stories e dei Reels). Nonostante ciò, la griglia dei profili è rimasta ancorata al formato quadrato, creando una discrepanza tra il modo in cui i contenuti vengono fruiti nella timeline e il modo in cui appaiono nei profili.

Perché il formato 4:5?

La decisione di adottare il formato verticale 4:5 per la griglia risponde a diverse esigenze:

  1. Esperienza utente migliorata: Il formato verticale sfrutta meglio lo spazio sugli schermi degli smartphone, che sono diventati sempre più grandi e orientati verso l’uso verticale. In questo modo, i contenuti risaltano maggiormente, attirando l’attenzione degli utenti.
  2. Riflessione dei contenuti reali: La maggior parte delle foto e dei video caricati su Instagram oggi non sono più quadrati. Il formato 4:5 si avvicina di più alle proporzioni utilizzate dagli utenti, riducendo la necessità di ritagliare o modificare le immagini per adattarle alla griglia.
  3. Allineamento con altre funzionalità: Funzioni come i post nella timeline e i caroselli supportano già il formato 4:5. Allineare anche la griglia dei profili garantisce coerenza visiva in tutta la piattaforma.

Le implicazioni del cambiamento

Un aspetto fondamentale di questa transizione riguarda gli utenti che hanno curato con attenzione l’estetica dei loro profili basandosi sul layout quadrato. Influencer, brand e creatori di contenuti hanno spesso investito tempo e risorse per organizzare i loro profili in modo che ogni immagine si integri armoniosamente nella griglia complessiva. Con il passaggio al formato 4:5, molte di queste strategie visive potrebbero essere stravolte, rendendo necessario un ripensamento dell’intera estetica del profilo.

Adam Mosseri, capo di Instagram, ha riconosciuto questa sfida, sottolineando tuttavia che il cambiamento è necessario per mantenere la piattaforma al passo con le abitudini degli utenti. Mosseri ha spiegato che il formato quadrato, sebbene iconico, non riflette più il modo in cui le persone producono e consumano contenuti oggi.

La fase di test e il feedback della community

Al momento, il formato 4:5 per la griglia è in fase di test su un numero limitato di profili. Questa scelta permette a Instagram di raccogliere feedback preziosi dagli utenti prima di implementare il cambiamento su larga scala. La piattaforma valuterà attentamente le reazioni della community per apportare eventuali aggiustamenti o per confermare la direzione intrapresa.

Come prepararsi al cambiamento

Per gli utenti che vogliono anticipare questa transizione, ci sono alcune strategie utili:

  1. Caricare immagini con rapporto 4:5: Questo formato (1080×1350 pixel) è ideale sia per la timeline che per la futura griglia del profilo. Tuttavia, è consigliabile mantenere gli elementi principali del contenuto all’interno di un’area centrale con proporzioni 1:1 (1080×1080 pixel) per garantire una corretta visualizzazione anche nel formato attuale.
  2. Ripensare l’estetica del profilo: Chi si affida a layout visivi curati, come mosaici o schemi di colori specifici, dovrebbe iniziare a progettare soluzioni che funzionino anche con immagini verticali.
  3. Sperimentare con contenuti dinamici: Il formato verticale è particolarmente adatto per narrazioni visive coinvolgenti e per enfatizzare i dettagli. Gli utenti possono sfruttare questa opportunità per creare contenuti che si distinguano nella nuova griglia.

Impatto sulla community e prospettive future

Il passaggio a un layout verticale rappresenta un cambiamento culturale per Instagram, che abbandona uno dei suoi tratti distintivi per evolversi in linea con le tendenze digitali attuali. Anche se questa trasformazione potrebbe inizialmente suscitare resistenze, è probabile che la community si adatti rapidamente, riconoscendo i vantaggi del nuovo formato.

Instagram continuerà a monitorare le reazioni e ad apportare miglioramenti, dimostrando una volta di più la sua capacità di rimanere rilevante in un panorama digitale in costante evoluzione. Se il test avrà successo, il formato 4:5 potrebbe diventare lo standard per tutti i profili, segnando una nuova era per l’estetica e la funzionalità della piattaforma.